Madre del BuonconsiglioIl titolo di “Madre del Buon Consiglio” è legato all’Ordine Agostiniano sin dal 25 Aprile 1467 quando miracolosamente, un'immagine raffigurante la Madonna ed il Bambino apparve su una parete della Chiesa Agostiniana nella città di Genazzano in Roma. Secondo un’antichissima e costante tradizione l’Immagine, portata a Genazzano da mani d’angeli e seguita da due pellegrini di nome Giorgi e De Sclavis, proviene da una chiesa di Scutari in Albania, dove era venerata. Ancora oggi questa tradizione, che si tramanda di generazione in generazione, è vivissima presso gli albanesi che, venendo pellegrini al Santuario, invocano Maria con l’antico titolo di "Signora d’Albania". Il culto alla Vergine si  diffuse rapidamente grazie all’opera propagatrice dell’Ordine Agostiniano.

La Comunità Monastica di S. Maria di Betlem facendo parte di tale Ordine ha fatto proprio il culto alla “Madre del Buon Consiglio” sì da coltivare e custodire con amore il desiderio di realizzare un Santuario in Suo onore, desiderio sostenuto con  entusiasmo dall’allora Vescovo di Foligno S. Ecc.za Mons. Siro Silvestri.          

In questi quarant’anni, camminando come in un deserto nella fatica e nel riposo, tra gioie e dolori, momenti di arresto e di entusiasmo, non si è mai spenta la speranza che ciò si potesse realizzare e concretizzare.

            La posa della prima pietra della Chiesa e dell’intero complesso monastico avvenuta il 22 Giugno 1974, presieduta da S. Ecc.za Mons. Siro Silvestri è stata solo l’inizio di un’opera che con l’aiuto di Dio e della “Madre del Buon Consiglio” si è consolidata e portata avanti con fede e tenacia.

Il 22 Giugno 1997, S. Ecc.za Mons. Arduino Bertoldo allora Vescovo di Foligno, dedicò solennemente la Chiesa monastica alla “Madre del Buon Consiglio”

Il 7 Settembre 2014 il nostro Vescovo   S. Ecc.za Mons. Gualtiero Sigismondi ha coronato le nostre attese e speranze con la promulgazione del decreto di EREZIONE A SANTUARIO DIOCESANO della Chiesa monastica.

Il Santuario vuole essere prima di tutto un luogo di spiritualità particolarmente agostiniana, di preghiera contemplativa, luogo dove deporre ai piedi della Madre le gioie, i dolori, gli affanni e le preoccupazioni di ogni giorno, come anche un luogo ove intensificare la comunione con il Signore, lasciandosi guidare dal suo Consiglio: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». (Gv2,5)